Tutti noi stiamo predisponendo al meglio la serata del 14 Febbraio ma molti non conoscono neppure l’origine della festa degli innamorati. Ovviamente c’entra la Chiesa cattolica che doveva ricucire la pratica pagana che si conservava da tempo nel mesedi Febbraio che era considerato il periodo in cui ci si preparava all’arrivo della primavera, che significa rinascita. Si iniziavano i riti della purificazione: le case venivano pulite, vi si spargeva il sale ed una particolare farina. Verso la metà del mese di Febbraio iniziavano le celebrazioni dei Lupercali (dei che tenevano i lupi lontano dai campi coltivati). Addirittura fin dal quarto secolo A.C. i romani pagani rendevano omaggio, con un singolare rito annuale, al dio Lupercus. I Luperici, l’ordine di sacerdoti addetti a questo culto, si recavano alla grotta in cui, secondo la leggenda, la lupa aveva allattato Romolo e Remo e qui compivano i sacrifici propiziatori. Lungo le strade della città veniva sparso il sangue di alcuni animali, come segno di fertilità. Ma il vero e proprio rituale consisteva in una specie di lotteria dell’amore. I nomi delle donne e degli uomini che adoravano questo Dio venivano messi in un’urna e opportunamente mescolati. Quindi un bambino sceglieva a caso alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimità, affinché il rito della fertilità fosse concluso. L’anno successivo sarebbe poi ricominciato nuovamente con altre coppie. Per sanare questa pratica licenziosa la Chiesa intervenne con un Santo ad-hoc per sostituire l’immortale Lupercus. Nel 496 d.C Papa Gelasio annullò questa festa pagana ed iniziarono il culto di San Valentino, un vescovo che era stato martirizzato circa duecento anni prima. San Valentino nato a Terni nell’anno 175 d.C. divenne così il patrono dell’amore e protettore degli innamorati di tutto il mondo. Valentino dedicò la sua vita alla comunità cristiana e alla città di Terni dove infuriavano le persecuzioni contro i seguaci di Gesù. Il 24 febbraio 270 d.C. San Valentino fu lapidato e poi decapitato. La storia sostiene, che mentre Valentino era in prigione in attesa dell’esecuzione si fosse innamorato della figlia cieca del guardiano, Asterius, e che con la sua fede avesse ridato miracolosamente la vista alla fanciulla. Si racconta che prima di morire Valentino le avesse mandato un messaggio d’addio che si concludeva con ” dal vostro Valentino”. Una frase che nel tempo è diventata sinonimo di Vero Amore.
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