lunedì 22 settembre 2008

A BREVE MOTORI DI RICERCA SEMANTICI CON RISULTATI SENZA SCARTI

Ultimissime dalla sperimentazione di programmi web, accade infatti che tanta gente non sa usare Google: ci sono molte persone che non riescono a trovare quello che stanno cercando perché inseriscono delle chiavi troppo generiche e non sanno raffinare le ricerche. Quando però i motori di ricerca tradizionali adotteranno i cosiddetti motori semantici, chiunque sarà in grado di recuperare in poco tempo e con precisione l'informazione necessaria: ci penserà il software a ripulire i risultati da tutto ciò che non c'entra. Un motore semantico è in grado di analizzare una frase e, sfruttando i propri database e algoritmi, cogliere la struttura del linguaggio. Ciò permette svariate applicazioni, dalla proposizione di sinonimi a capire le somiglianze grammaticali tra frasi diverse. E cogliere ciò che è importante in una ricerca fatta usando parole imprecise. Queste, almeno, sono le promesse. La strada per espandere la ricerca semantica su larga scala passa attraverso molte sperimentazioni e diverse soluzioni. Ultimamente, due possibilità si sono aggiunte a quelle già esistenti: una proposta da Cognition, l'altra da Eeggi. Può sembrare banale, ma i motori di ricerca attuali non sono in grado di distinguere tra l'una e l'altra frase e propongono risultati per entrambe, complicando la vita degli utenti. Se per adesso questa tecnologia è ancora agli inizi, con questi ritmi di sviluppo presto nuovi strumenti si affacceranno per i webmaster e per gli utenti, che diverranno comuni proprio come ora lo sono le utilità di controllo ortografico.

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