martedì 31 marzo 2009

CRISI ECONOMICA -La Banca d’Italia non è un istituto di diritto pubblico


Attualmente la composizione delle quote di partecipazione della Banca d’Italia sono così ripartite

45% circa di INTESA SANPAOLO;
30% circa di UNICREDIT CAPITALIA;
15% circa di ALTRE BANCHE E ASSICURAZIONI;
5% circa INAIL;
5% circa INPS.

Bene, ma se allo slogan de “il controllo delle banche spetta alla Banca d’Italia” (Draghi – governatore della stessa) come puo’ reggere che il controllore è nelle mani delle controllate? Cosa dichiarano certi politici molto noti che blaterano “Litighiamo pure tra maggioranza ed opposizione, ma lasciamo fuori la Banca d’Italia. Nessuno ne tocchi l’autonomia e la libertà”.
In una fase così delicata sarebbe auspicabile che la Banca d’Italia diventi proprietà del popolo italiano.

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