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martedì 2 febbraio 2010

AMBIENTE PIU' SANO: ECCO IL DECALOGO PER UN'ECONOMIA DOMESTICA OTTIMALE


1) Illumina e risparmia Le vecchie lampadine al tungsteno utilizzano solo il 5% dell'energia che consumano: il restan te 95% lo "buttano via in calore". Quelle a risparmio energetico, invece, durano 10 volte di più e consumano un quinto, facendoti risparmiare fino a 60 euro e 70 kg di CO2 all'anno.
2) Differenziati Differenziare i rifiuti è importante, ricorda sempre di farlo sia a casa che in ufficio. La raccolta differenziata consente di riciclare una maggiore quantità di rifiuti. Riciclendo una sola lattina, ad esempio, si risparmia l'energia necessaria a tenere acceso un monitor di 14" per tre ore.
3) Rispettare la carta Preferisci la carta riciclata: inquina meno e rispetta gli alberi. Sai che per produrla si risparmia il 20% dell'emissioni di CO2? Per questo il 90% dei quotidiani del nostro Paese sono stampati su carta riciclata. E oggi, per festeggiare il quarto compleanno del Protocollo di Kyoto Il Sole-24 Ore è anche a Impatto Zero.
4) Attento alle luci rosse Stereo, televisore, computer, lettore dvd: siamo abituati ad usarli in modalità di preaccensione. Ma sai quanto consuma? Gli elettrodomestici in stand by incrementano il costo della bolletta di circa 75-150 euro all'anno. Quando non li usiamo, conviene spegnerli. Ci ringraziano l'ambiente e il nostro portafoglio.
5) Scegli i gradi giusti In inverno è sufficiente mantenere il termostato a 18-20 gradi ed indossare un maglione per consumare meno. Idem in estate: è più ecologico mantenere un paio di finestre aperte che il condizionatore al massimo, comunque mai al di sotto dei 26-24 gradi.
6) Usa l'energia del sole La luce del sole, come la forza del vento o dell'acqua, o ancora il calore della terra sono risorse rinnovabili, che non inquinano e sono sempre disponibili in natura. Per il tuo ufficio o per casa tua scegli l'energia rinnovabile. Eviterai inutili emissioni di CO2.
7) Usa il mezzo giusto Lo sai che in Italia ciascun abitante emette, ogni anno, circa due tonnellate di C=2 solo per spostarsi? Il 46% di emissione di Co2 dei trasporti viene proprio da auto private. Meglio cambiare modo di viaggiare.
8) Viaggia eco Se non puoi fare a meno dell'auto, condividi il viaggio verso l'ufficio con un paio di colleghi. Ogni veicolo emette da 120 grammi a 400 grammi di CO2 per chilometro. Usare un auto con più passeggere fa risparmiare soldi e CO2. Questo sistema si chiama "car-pooling".
9) Ricaricati Preferisci le pile ricaricabili: durano da 500 a 1000 cicli e non inquinano come le usa e getta che, per essere prodotte, consumano 200 volte l'energia che contengono. L'80% di queste finisce nella spazzatura normale contaminandola e comunque non sono riciclabili in nessun modo.
10) Fai la spesa giusta Per risparmiare CO2 è fondamentale diventare consumatori consapevoli e stare attenti a quello che compriamo. Meglio preferire prodotti ecologici o biologici, se possibile con poco imballaggio, meglio se in materiale riciclato o a basso impatto ambientale. Si riconoscono perché hanno la certificazione.

lunedì 9 febbraio 2009

Il semaforo che ci avverte di quanto l’aria è inquinata

Ci sono fenomeni ambientali che sono lontano dall'esperienza e dalla conoscenza della gente. Per esempio, quando parliamo della temperatura e gli diamo un valore, abbiamo facilmente un'idea di che cosa significa, ma quando parliamo di CO2 con valore 2.1ppm non è abbastanza chiaro. Lo stesso si presenta con i fenomeni quali umidità, pressione d'aria, ecc. che non possono essere percepiti facilmente con i nostri sensi. Affinché la gente comprenda questi fenomeni è necessario acquisire dimestichezza con essi, si deve quindi cominciare a ragionare a sistemi d'informazione, alla visualizzazione di dati ed all'interazione con loro che incoraggino la comprensione e contribuiscono a diffondere questa conoscenza. La progettazione urbana ha fornito le regole per gli aspetti quali isolamento, altezza, uso ecc., ma i fatti ugualmente importanti come le varie interazioni degli ecosistemi in cui siamo immersi spesso sono ignorati e trascurati. Poiché ci sono semafori che ci aiutano a regolare il traffico veicolare e pedonale, perché non parlare dei segnali ambientali che sostengano la risoluzione sulle questioni? Potrebbero fornirci le informazioni - non solo fenomeni ma anche la condizione ambientale dei nostri ecosistemi. Possiamo immaginare queste luci nelle parti differenti della città, in parchi - nei contesti contaminati o abbandonati. Il semaforo ambientale consiste di una serie di unità per i fenomeni indipendenti; ciascuno ha esposizioni dei sensori che forniscono informazioni visive al pubblico circa la misura sul luogo. I dati raccolti sono inviati sulla rete e sono memorizzati per ulteriore analisi. Chi volesse approfondire o mettersi in contatto con il team che sta realizzando il progetto clicchi il seguente indirizzo http://www.igreenspot.com/environmental-traffic-light-by-hernando-barragan/