Visualizzazione post con etichetta Internet. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Internet. Mostra tutti i post

martedì 28 luglio 2009

L’Iran vara una stretta su Internet


Giro di vite di Teheran contro l’uso di internet. Il parlamento iraniano ha approvato una legge che consentirà alle autorità di controllare l’utilizzo della rete con lo scopo di monitorare le attività criminali condotte attraverso il web. La legge, ratificata dal parlamento ed approvata dal Consiglio dei guardiani, prevede pene diverse a seconda delle diverse attività illecite. D’ora in avanti, chi fornirà informazioni private su un’altra persona senza il consenso di quest’ultima, sarà tenuto al pagamento di una multa, che nel caso di recidiva potrà trasformarsi in pena detentiva. La nuova norma prevede poi che le imprese conservino per tre mesi tutti i dati inviati e ricevuti dai propri terminali. Non solo. Le autorità di polizia potranno raccogliere le informazioni private degli utenti internet se riterranno che che da queste possa dipendere la sicurezza nazionale. La crociata di Teheran contro il web ha fatto seguito alle sanguinose sommosse registrate in seguito ai risultati elettorali di giugno. In quell’occasione, il fronte dei rivoltosi aveva utilizzato lo strumento di internet per condividere informazioni e mostrare al mondo i brogli elettorali e le violenze perpetrate dalle forze dell’ordine.

martedì 23 settembre 2008

24 Settembre 2008 – Pacchetto Sarkozy


Domani è il giorno in cui i parlamentari europei dovranno dare il loro parere sulla “visione" resa celebre dal presidente francese Nicolas Sarkozy ma formalizzata dall'industria multimediale, quella della cosiddetta three strike policy per la quale gli utenti che siano colti a compiere abusi contro il diritto d'autore online per tre volte, alla terza volta possono venire disconnessi da Internet ed i provider sarebbero tenuti a cancellare le credenziali di accesso dei propri clienti. Se tutto ciò si trasformasse in una direttiva dell'Europarlamento, la diffusione in tutta Europa sarebbe solo questione di tempo. Proprio nei giorni scorsi in Francia si è deciso lo slittamento dell'avvio delle nuove misure antipirateria ai primi mesi del 2009, uno slittamento opportuno vista la tranquillità con cui queste novità sembrano infilarsi nell'agenda politica europea, agenda politica naturalmente condizionata dal fatto che dal primo luglio è proprio la Francia ad aver assunto la presidenza europea.Gli emendamenti oggetto della disputa sono il 133, che riguarda la sorveglianza degli utenti di Internet e in particolare il filtraggio delle comunicazioni: "Gli Stati membri dovranno assicurare che le autorità competenti non impongano alcuna tecnologia che faciliti la sorveglianza degli utenti di internet, quali tecnologie che rispecchino o sorveglino le azioni dell'utente o interferiscano con le attività di rete dell'utente a beneficio di terze parti (note come "filtering")". Ed il 138 che prevede l'impossibilità di imporre sanzioni agli utenti finali senza il parere di un giudice: "nessuna restrizione può essere imposta ai diritti e alle libertà degli utenti finali [...] senza il parere dell'autorità giudiziaria, eccetto che per cause di forza maggiore o per preservare l'integrità e la sicurezza della rete".
Se votate favorevolmente renderebbero identici i comportamenti di un libero utente internet e di un criminale senza l’intervento delle autorità giudiziarie, insomma una Sacra Inquisizione Informatica creata per garantire la Lobby dei Rights Holders.