In provincia di Pesaro un imprenditore ha chiesto ed ottenuto la mobilità per i suoi 50 dipendenti (lo stipendio lo pagava l’Inps all’80%) e dopo pochi giorni li ha richiamati per pagarli in nero: passando quindi dalla crisi al doppio stipendio!! La GdF ha però ricevuto delle info a riguardo e con un controllo ha scoperto l’azienda in piena attività malgrado tutto. Insomma una bella presa in giro per quelli che stanno a casa per problemi veri e che nel frattempo hanno finanziato anche questi furbetti. Una vergogna assoluta che mette in pericolo la credibilità di chi ha veramente bisogno di ricorrere alla cassa integrazione, complimenti vivissimi a questi truffatori che speriamo la paghino veramente cara.
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giovedì 26 marzo 2009
venerdì 19 settembre 2008
iPhone - cosa non ci hanno raccontato

Continua la polemica sugli iPhone controllati in remoto da Apple, la multinazionale aveva infatti ammesso ufficialmente la possibilità di poter controllare gli iPhone a distanza, anche per rimuovere software pericolosi o difettosi. Si tratterebbe di una "extrema ratio" per casi di emergenza (non meglio definiti) di cui la Apple non intende privarsi. Ora nasce un altro problema, cioè che l’iPhone registra uno screenshot di quanto appare sullo schermo, a dare questa informazione è Jonathan Zdziarski, autore del libro iPhone Forensics: Recovering Evidence, Personal Data, and Corporate Assets, che ricorda come - per le forze dell'ordine - ricostruire dati cancellati dai dispositivi di memorizzazione sia praticamente routine. Entra quindi in gioco la tutela della privacy che difetta rispetto alle regole elencate nei contratti Tim e Vodafone, che prevedono sistemi di autenticazione tramite password personali, e informazione via Sms tutte le volte che il cliente stesso accede ai propri dati personali e a quelli della propria linea, mentre è assolutamente negato a estranei l'accesso ai dati dei propri clienti. Di certo ne sentiremo parlare ancora per parecchio.
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