"Non volevo che rovinasse la festa". Il Presidente Massimo Cellino spiega i motivi della querelle che lo ha visto contrapposto alla soubrette argentina durante la festa organizzata venerdì sera al centro sportivo di Assemini. «Si è messa a fare le bizze, entrando in rotta di collisione con il personale incaricato di curare i dettagli dell'organizzazione - racconta il massimo dirigente della società rossoblù - io sono stato chiamato a cercare di rasserenare gli animi. Fattomi largo tra i bodyguards che la accompagnavano le ho chiesto educatamente spiegazioni ma mi sono sentito opporre solo una lunga serie di ulteriori contestazioni». La principale riguardava l'assenza del conduttore tivù Teo Mammucari, che avrebbe dovuto intrattenere gli ospiti e presentare i gruppi chiamati a esibirsi sul palco. Mentre Belen, secondo gli accordi presi, avrebbe dovuto solo fargli da spalla. «Ma tutto si sarebbe potuto risolvere se questa showgirl avesse avuto un atteggiamento meno arrogante e improntato al buon senso». Fatto sta che l'intervento riparatore del presidente si è ben presto trasformato in una discussione sfociata in una traumatica rottura: «Quegli atteggiamenti da primadonna rischiavano di rovinare un ambiente fino ad allora sereno», chiarisce Cellino, «per questo ho preferito, pur stando all'interno dei confini della buona educazione, invitare la signora ad abbandonare la club house mettendole anche a disposizione un'auto per essere riaccompagnata in aeroporto o in albergo». Dopo questo episodio non mi resta che urlare FORZA CAGLIARI!!
martedì 8 settembre 2009
CELLINO E BELEN - NON VOLEVO CHE ROVINASSE LA FESTA
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