giovedì 17 dicembre 2009

SALUTE: BRESCIA, PRIMA SENTENZA SU RAPPORTO FRA PATOLOGIE E TELEFONINO


I Giudici della Corte d'Appello di Brescia hanno emesso la prima sentenza sul rapporto tra patologie e telefonino, accogliendo la richiesta di riconoscimento di malattia professionale da parte di un ex dirigente di una multinazionale, affetto da un tumore benigno al trigemino. In primo grado, il Giudice del lavoro aveva bocciato la tesi del manager, ma in appello la sentenza e' stata ribaltata ed e' stata riconosciuta l'invalidità' nella misura dell'80 per cento. Lo fa sapere oggi il Codici sottolineando che ''sono diverse le teorie che ruotano attorno alla correlazione tra patologie e uso dei cellulari e molte in contrapposizione tra loro''. Per citarne alcune - ricorda il Segretario Nazionale del CODICI, Ivano Giacomelli - lo studio di un australiano Vini Khurana ha individuato delle solide correlazioni tra l'esposizione alle emissioni elettromagnetiche generate dai telefonini e l'insorgere di patologie tumorali. L'analisi comparata di studi in materia suggerisce che l'utilizzo del telefonino a lungo termine possa comportare l'insorgere di tumori al cervello, tumori che si svilupperebbero nell'area corrispondente all'orecchio che l'utente predilige per telefonare. A scagionare i cellulari e' invece un altro studio condotto dall'Istituto di Epidemiologia dei Tumori di Copenaghen. In seguito ad una indagine e' stato rilevato che in 30 anni l'incidenza di alcuni tumori cerebrali e' rimasta stabile anche tra 1998 e il 2003, gli anni in cui sono entrati in societa' i telefoni cellulari. Pertanto, Codici, ''dato il contesto e la sentenza emessa dai Giudici della Corte d'Appello di Brescia, invia un esposto alla Procura della Repubblica affinche' si accertino le responsabilita' di chi fosse gia' a conoscenza della pericolosita' dell'utilizzo dei cellulari e non abbia posto in essere azioni cautelative necessarie a prevenire queste esposizioni al rischio. Inoltre, invita i soggetti che hanno sviluppato simili patologie tumorali e desiderino approfondirne la causa a rivolgersi all'ufficio legale sanitario di Codici'' (il link) .

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