mercoledì 29 aprile 2009

DIO E' MORTO

La canzone di Francesco Guccini ma incisa dai Nomadi nel 1967 ha un testo di una attualità disarmante che richiama a sani principi morali adesso più che mai necessari per uscire dal caos in cui ci troviamo ogni giorno.

DIO E' MORTO

Ho visto la gente della mia età andare via
lungo le strade che non portano mai a niente
cercare il sogno che conduce alla pazzia
nella ricerca di qualcosa che non trovano
nel mondo che hanno già
dentro le notti che dal vino son bagnate
dentro le stanze da pastiglie trasformate
dentro le nuvole di fumo nel mondo
fatto di città essere contro od ingoiare la nostra stanca civiltàÈ un Dio che è morto
ai bordi delle strade,
Dio è morto
nelle auto prese a rate,
Dio è morto
nei miti dell'estate,
Dio è morto.M'han detto che questa mia generazione ormai non crede
in ciò che spesso han mascherato con la fede
nei miti eterni della patria e dell'eroe
perché è venuto ormai il momento di negare
tutto ciò che è falsità
le fedi fatti di abitudini e paura
una politica che è solo far carriera
il perbenismo interessato
la dignità fatta di vuoto
l'ipocrisia di chi sta sempre
con la ragione e mai col torto.È un Dio che è morto
nei campi di sterminio,
Dio è morto
coi miti della razza,
Dio è morto
con gli odi di partito,
Dio è morto.Ma penso
che questa mia generazione è preparata
a un mondo nuovo e a una speranza appena nata,
ad un futuro che ha già in mano,
a una rivolta senza armi,
perché noi tutti ormai sappiamo
che se Dio muore è per tre giorni e poi risorge,
in ciò che noi crediamo
Dio è risorto,
in ciò che noi vogliamo
Dio è risorto,
nel mondo che faremo
Dio è risorto..."

2 commenti:

Unknown ha detto...

o è stato ucciso?

Disturboia ha detto...

Dio non viene ucciso, egli vive oltre gli psicodrammi omicidi. L’uomo non può ucciderlo che nel suo cuore e nelle sue istituzioni.