mercoledì 29 aprile 2009

Crisi Economica - Abbiamo danzato per troppo tempo intorno al vitello d’oro


Moderatamente ottimista, all’inizio, la situazione della crisi mondiale mi era sembrata più un crack finanziario che una crisi economica. Oggi si può dire che si tratti, a tutti gli effetti, di una reale crisi economica. Ritengo che per capirne bene l’entità occorra però aspettare ancora un po’ di tempo, per verificare se gli scheletri negli armadi della banche sono terminati e se non sono stati, nel frattempo, trasferiti nelle casse degli Stati. Del resto possiamo dircelo onestamente fuori dai denti, abbiamo danzato per troppo tempo intorno al vitello d’oro. Ora inizia un nuovo percorso , fatto di maggiore attenzione alle cose, un periodo in cui la parola d’ordine sarà autenticità, questa è una crisi che ripulisce. L’elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti ha portato una ventata di gioia nel mondo, ha dato la speranza di un reale cambiamento. L’effetto Obama ha invertito la tendenza crescente al pessimismo che stava ormai dilagando in tutto il mondo . In questo momento bisogna riuscire a pensare in maniera diversa dal solito, occorre rallentare, diminuire la velocità. La creatività deve trasformarsi in salute. La società deve usare la creatività per produrre relax. Rilassarsi anche se sembra paradossale, porterà a ragionare con più calma, con più attenzione, con più serenità, e aiuterà a capire come fare soldi anche in una situazione apparentemente drammatica. Non fare certe volte, è più importate che fare (Lao Tse).

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