martedì 28 luglio 2009

L’Iran vara una stretta su Internet


Giro di vite di Teheran contro l’uso di internet. Il parlamento iraniano ha approvato una legge che consentirà alle autorità di controllare l’utilizzo della rete con lo scopo di monitorare le attività criminali condotte attraverso il web. La legge, ratificata dal parlamento ed approvata dal Consiglio dei guardiani, prevede pene diverse a seconda delle diverse attività illecite. D’ora in avanti, chi fornirà informazioni private su un’altra persona senza il consenso di quest’ultima, sarà tenuto al pagamento di una multa, che nel caso di recidiva potrà trasformarsi in pena detentiva. La nuova norma prevede poi che le imprese conservino per tre mesi tutti i dati inviati e ricevuti dai propri terminali. Non solo. Le autorità di polizia potranno raccogliere le informazioni private degli utenti internet se riterranno che che da queste possa dipendere la sicurezza nazionale. La crociata di Teheran contro il web ha fatto seguito alle sanguinose sommosse registrate in seguito ai risultati elettorali di giugno. In quell’occasione, il fronte dei rivoltosi aveva utilizzato lo strumento di internet per condividere informazioni e mostrare al mondo i brogli elettorali e le violenze perpetrate dalle forze dell’ordine.

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