mercoledì 8 luglio 2009

NON UCCIDIAMO I RICCI


I ricci (Erinaceus Europaeus) sono dei mammiferi insettivori notturni e sono diffusi nell’Europa e nell’Asia occidentale. Essi esistono da 15 milioni d’anni e sono coetanei dei Mammut. Si nutrono di lumache, vermi e insetti. Ogni tanto la loro dieta include anche topi e serpenti piccoli. Per gli amanti dell’orto o del giardino i ricci sono i migliori alleati. Purtroppo però essi sono in via d’estinzione. Innumerevoli ricci perdono la loro vita ogni notte schiacciati dalle automobili. Basti pensare che un censimento fatto nella sola Danimarca nell’anno 2000, mostra che sono morti schiacciati 120,000 ricci, senza contare i feriti, che si sono rifugiati a la bel e meglio sotto un cespuglio per poi morire più tardi. Quando si alza il sole i ricci vanno a dormire, ma di nuovo noi uomini rendiamo loro la vita o meglio il loro sonno difficile non soltanto con il rumore del traffico stradale, ma anche con gli aspirafoglie per non parlare dei decespugliatori, taglia erba o con la bruciatura di siepi, che mietono tante vittime, spesso lasciandoli gravemente feriti a soffrire per lungo tempo prima di morire. Il riccio per la sua sussistenza necessita di un ambiente variato, che gli offra diverse possibilità e varietà di cibo. Le campagne odierne con le loro monoculture non offrono più un’alimentazione sufficiente ed adeguata. Così essi si sono sempre più spostati verso i centri abitati, dove trovano resti lasciati dai cani o gatti o purtroppo anche resti di pattumiera. Ciò costringe loro, ad attraversare vaste aree coperte da asfalto o giardini circondati da mura o peggio da recinti pericolosi, dove possono impigliarsi o cadere in trabocchetti come piscine, dalle quali non possono più uscire. Inoltre gli uomini prediligono giardini cosiddetti "puliti" e anch’essi non offrono un’alimentazione sufficiente ed adeguata, MI RACCOMANDO LA NOTTE QUANDO GUIDIAMO STIAMO ATTENTI A NON SCHIACCIARLI CON I PNEUMATICI DELLE NOSTRE AUTO, GRAZIE.

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